Menta
Mentha sp.pl.
Uso in cucina
Le foglie fresche di Menta possono arricchire di sapore le insalate e possono essere impiegate nei ripieni, nelle minestre, negli stufati, in diverse preparazioni culinarie a base di verdure ed in alcune salse, ma attenzione, i raffinati gastronomi avvertono che è meglio evitare la commistione dei sapori tra Menta ed aglio.
Con venti grammi di foglie fresche di Menta, poco alcol, zucchero ed acqua, le nonne sapevano preparare un favoloso sciroppo dissetante. Inutile ricordare poi il tè alla Menta.
Con venti grammi di foglie fresche di Menta, poco alcol, zucchero ed acqua, le nonne sapevano preparare un favoloso sciroppo dissetante. Inutile ricordare poi il tè alla Menta.
Proprietà medicamentose
Le Mente, già note agli erboristi dell’antico Egitto, per uso interno ed esterno, vantano proprietà antidiarroiche, antiemetiche, antisettiche, antispasmodiche, aromatiche, carminative, colagoghe, coleretiche, diaforetiche, dissetanti, diuretiche, eupeptiche, galattofughe, che le balie di un tempo ricercano nello svezzamento come suggerisce fin dall’antichità Dioscoride; rinfrescanti, rubefacenti, sedative, stimolanti, stomachiche, toniche, vermifughe, vulnerarie e, se ancora non basta, qualche autore attribuisce alla Menta proprietà anafrodisiache (Ippocrate) mentre altri ne vantano le proprietà afrodisiache (Galeno).
Forse per questa ultima supposta virtù gli antichi romani intrecciavano Menta nella ghirlanda augurale, detta Corona Veneris, che portavano sul capo gli sposi.
Forse per questa ultima supposta virtù gli antichi romani intrecciavano Menta nella ghirlanda augurale, detta Corona Veneris, che portavano sul capo gli sposi.
Impiego nella cosmesi
Con un pugno di foglie di Menta in un litro d’acqua bollente si prepara un pediluvio che ha il potere di far svanire la stanchezza; l’infuso serve come lozione astringente per i pori dilatati della pelle; il decotto giova alla pelle screpolata delle mani.