Timo
Thymus sp. pl.
varietà vulgaris e citrodora
Uso in cucina
Il Timo è uno degli aromi più caratteristici e preziosi della cucina mediterranea; trova impiego in condimenti, salse, minestre, stufati, piatti di carni diverse, selvaggina, coniglio, maiale e agnello; nei ripieni; con le anguille ed altri piatti di pesce; con i formaggi molli, specie i caprini; in macedonie e marmellate; per aromatizzare l’aceto e l’olio extra vergine di oliva e chi più ne ha più ne metta.
Si usano rametti di Timo per aromatizzare le olive in salamoia e quelle sott’olio; per coprire le acciughe e le sardine preparate per la conservazione sotto sale.
Le varietà di Timo con particolari sentori di limone, ananas e comino ne moltiplicano le possibilità di impiego culinario.
Col Timo si può preparare un gradevolissimo infuso, con proprietà digestive, da bere come il tè.
Si usano rametti di Timo per aromatizzare le olive in salamoia e quelle sott’olio; per coprire le acciughe e le sardine preparate per la conservazione sotto sale.
Le varietà di Timo con particolari sentori di limone, ananas e comino ne moltiplicano le possibilità di impiego culinario.
Col Timo si può preparare un gradevolissimo infuso, con proprietà digestive, da bere come il tè.
Proprietà medicamentose
Alle foglie e fiori del Timo, raccolti da giugno a luglio ed utilizzati per tisane, infusi, distillati ed altre preparazioni, più o meno secondo le specie e le varietà, si attribuiscono proprietà antidiarroiche, antisettiche, antiparassitarie, antipiretiche, antispasmodiche, aperitive, astringenti, balsamiche, carminative, colagoghe, digestive, blandamente diuretiche, emmenagoghe, espettoranti, fluidificanti catarrali, toniche del sistema nervoso, vermifughe e vulnerarie.
Utili le inalazioni nei casi di raffreddori, sinusiti, bronchiti e perfino tubercolosi; ottimi gli infusi per la tosse, gli stati spasmodici delle vie respiratorie e l’asma, ma anche per i postumi delle eccessive libagioni; le tisane contro gli stati di depressione nervosa; la polvere delle foglie essiccate come dentifricio e per le emorragie nasali; i decotti per le contusioni, la gotta, i reumatismi, la rogna, le ulcere e le piaghe della pelle; i clisteri contro gli ascaridi e gli ossiuri dell’intestino.
Utili le inalazioni nei casi di raffreddori, sinusiti, bronchiti e perfino tubercolosi; ottimi gli infusi per la tosse, gli stati spasmodici delle vie respiratorie e l’asma, ma anche per i postumi delle eccessive libagioni; le tisane contro gli stati di depressione nervosa; la polvere delle foglie essiccate come dentifricio e per le emorragie nasali; i decotti per le contusioni, la gotta, i reumatismi, la rogna, le ulcere e le piaghe della pelle; i clisteri contro gli ascaridi e gli ossiuri dell’intestino.
Impiego nella cosmesi
L’infuso di Timo può essere utile per ridurre in gonfiore delle palpebre; nell’acqua del bagno ha il potere di rilassare e togliere la stanchezza; nel pediluvio ha anche azione deodorante.
Il Timo entra nella composizione di preparati per la cura dell’acne.
Col Timo si preparano maschere di bellezza e suffumigi, per pulire ed idratare la pelle del viso; il decotto tonifica il cuoio capelluto e stimola la crescita dei capelli.
Il Timo entra nella composizione di preparati per la cura dell’acne.
Col Timo si preparano maschere di bellezza e suffumigi, per pulire ed idratare la pelle del viso; il decotto tonifica il cuoio capelluto e stimola la crescita dei capelli.