Rucola
Eruca sativaMiller
Rucola: diminutivo di ruca, dal latino eruca(m) di etimologia incerta.Alcuni risalgono al latino urere, che vuol dire “bruciare”, con riferimento al gusto piccante della Rucola.
La Rucola detta selvatica (Diplotaxix tenuifolia) e la Rucola detta domestica o coltivata (Eruca sativa), appartenenti entrambe alla famiglia delle Brassicaceae, sono piante diverse che sovente vengono confuse tra loro per certe grossolane somiglianze nell’aspetto e nel sapore aromatico, molto più intenso però nella Rucola selvatica.
Uso in cucina
Apprezzata fin da tempi antichi per il suo deciso aroma speziato e piccante, dovuto ad un glucoside che libera solfocianati, la Rucola trionfa nelle insalate, e nelle salse; arricchisce di sapore i tramezzini, esalta alcuni formaggi molli e può anche essere cotta a vapore.È certo difficile che qualcuno non abbia mai assaggiato la Rucola, ma se così fosse si affretti a rimediare, non sa cosa ha perso finora!
Proprietà medicamentose
Un tempo la Rucola era più apprezzata per virtù medicinali che per l’uso alimentare: le si attribuivano proprietà depurative, digestive, diuretiche, stimolanti e toniche; se ne facevano sciroppi per la tosse ed era ritenuta utile nei casi di astenia e di impotenza.Caratteristiche
Le piantine di Rucola, selvatica o domestica, non chiedono altro che una comune terra da giardino, un po’ di sole, acqua e protezione contro l’invadenza delle erbacce.
Forma di propagazione
Da seme

Ambiente di coltura
Piena aria

Portamento
Eretto

Illuminazione
Preferisce le esposizioni soleggiate o a mezz’ombra

Temperatura
Non sopporta il freddo intenso

Umidità
Richiede una bassa umidità del substrato