Lavanda
Lavandula angustifoliaMill.
Lavanda: dal latino lavanda, gerundio di lavare, perché usata per profumare l’acqua per i lavaggi e le abluzioni.
Uso in cucina
Nonostante le virtù della Lavanda siano essenzialmente legate alla sua profumazione, alcuni autori ne indicano utilizzi culinari per insaporire, con altre erbe aromatiche, piatti di carne; per profumare delicatamente le marmellate; per candirne i fiori; per preparare vino ed aceto aromatizzati.Esiste anche una ricetta per il pollo alla Lavanda.
Proprietà medicamentose
Come in molti casi analoghi più autori nel corso del tempo hanno fatto a gara per attribuire alle tisane, infusioni, decotti ed essenze di Lavanda le più disparate proprietà medicamentose: analgesiche, nei casi di emicrania; antisettiche; antispasmodiche; aromatizzanti; balsamiche; carminative, per rimediare a fastidiose ventosità intestinali; cicatrizzanti; colagoghe; coleretiche; digestive; diuretiche; insetticide; ipnotiche, utili in varie forme di malessere di origine nervosa; stimolanti; stomatiche; sudorifere; vermifughe; vulnerarie.Impiego nella cosmesi
L’impiego più noto della Lavanda è per la preparazione dell’essenza che, secondo la concentrazione ed il metodo di estrazione è denominata Lavanda italiana, francese o inglese.Da cento kilogrammi di fiori e foglie si estraggono da mezzo kilogrammo ad un kilogrammo di essenza.
Per i capelli grassi si consiglia il risciacquo con acqua dove hanno bollito fiori di Lavanda; l’olio essenziale è indicato per acne e foruncoli; foglie e fiori rendono balsamica l’acqua del bagno, come ricorda l’etimo del suo nome latino.
Caratteristiche
Coltivare la Lavanda è facile: poca acqua e tanto sole.
Forma di propagazione
Da talea

Ambiente di coltura
Piena aria o sotto ombraio

Portamento
Eretto

Illuminazione
Preferisce le esposizioni soleggiate

Temperatura
Sopporta bene il freddo

Umidità
Preferisce una moderata umidità