Santoreggia
Satureja sp.pl.
Uso in cucina
Le foglioline di Santoreggia montana (la Santoreggia ortense ha un aroma meno intenso) arricchiscono di sapore i minestroni di verdure; sono particolarmente indicate per cuocere fagiolini, fagioli, lenticchie, fave ed altri legumi (per le proprietà carminative che ostacolano la formazione dei gas intestinali e prevengono le “ventosità” dai terrificanti effetti), ma arricchiscono anche piatti di carne, in particolare coniglio ed agnello e si utilizzano nella preparazione delle verdure sotto aceto e degli insaccati.
Proprietà medicamentose
I manuali di farmacologia classificano l’Herba Saturejae negli aromi carminativi, per le proprietà già richiamate, ma alle preparazioni con le foglie e le sommità fiorite della Santoreggia sono state attribuite anche proprietà antimicrobiche contro funghi e batteri; antispasmodiche; astringenti, utili nelle diarree; coleretiche, digestive e stomachiche, efficaci nelle atonie gastriche, negli spasmi e nei disordini intestinali; stimolanti; vermifughe e perfino virtù afrodisiache dagli effetti talvolta incontrollabili.
Impiego nella cosmesi
Tra tante altre virtù alla Santoreggia si accredita la capacità di arrestare la caduta dei capelli; basterebbe questo a farla tenere per pianta miracolosa!
Pediluvi e bagni alla Santoreggia sono detergenti, deodoranti e tonificanti; particolarmente indicati i suffumigi per le pelli grasse.
Pediluvi e bagni alla Santoreggia sono detergenti, deodoranti e tonificanti; particolarmente indicati i suffumigi per le pelli grasse.